Leggere ai bambini sin da piccoli è importantissimo. Gli esperti sostengono che bisognerebbe “leggere” ai bambini addirittura quando sono ancora nel ventre materno. Secondo gli studi più recenti, i bimbi nel pancione avvertono la musicalità e il ritmo della voce della mamma, attraverso i quali passa il contenuto comunicativo fondamentale, quello emotivo. Si facilità in questo modo un contatto affettivo fra la madre e il bambino ancora prima della nascita. La lettura nella fase prenatale contribuirebbe anche allo sviluppo cognitivo del bambino: i suoni materni, memorizzati, aiuteranno il bambino nell’apprendimento della lingua dopo la nascita.
Ma una volta che i nostri bambini sono nati, come possiamo avvicinarli in modo concreto alla lettura e far sì che, crescendo, imparino sempre più ad amare i libri? Ecco per voi alcuni consigli:
1-La lettura deve diventare un’abitudine sin da piccoli ed essere mantenuta nel tempo
Nei primi mesi si può incominciare con i libri morbidi, realizzati in stoffa con tessuti di consistenze diverse: grazie al tatto, il primo senso che si sviluppa nei neonati, insegnano ai piccolissimi a familiarizzare con l’oggetto libro, aiutandoli ad iniziare il loro percorso di conoscenza del mondo. Poi si passa ai libri “tattili” in cartone, che di solito presentano dettagli in materiali diversi per offrire sensazioni particolari alle dita dei più piccoli, illustrazioni molto colorate e linguette da sollevare per scoprire cosa si nasconde dietro.
E’ fondamentale creare una routine di lettura, cioè abituare i bambini ad ascoltare storie con una certa frequenza. Per prendere il “ritmo”, potete leggere qualcosa ai vostri bambini ogni sera prima di andare a letto – la classica fiaba della buonanotte – o anche durante il pranzo o la cena.
Molti bambini guardano la tv mentre mangiano, anche quelli molto piccoli… I cartoni durante il pasto aiutano a far buttare giù il cibo, questo è risaputo, così come il fatto che per alcuni genitori, dallo svezzamento in poi, è un’impresa far mangiare i propri figli. La tv a volte sembra proprio l’unico modo per evitare di stare seduti a tavola ore e ore, tentando numeri da circo per far sì che il proprio bimbo svuoti il piatto. Purtroppo, però, mangiare davanti alla tv è un’abitudine tutt’altro che salutare: ci sono studi che dimostrano che guardare la televisione mangiando inibisce la sensazione di sazietà perché il cervello dei bambini (ma funziona così anche quello degli adulti) si concentra completamente su quello che si sta guardando. Risultato: ne risultano favoriti il sovrappeso e la cattiva digestione.
L’ascolto di una storia invece, per quanto coinvolgente, implica un comportamento attivo del bambino e un’interazione con il genitore. Quindi, introdurre l’abitudine all’ascolto di un racconto o di una fiaba durante il pasto dei bambini potrebbe essere la soluzione che stavate cercando per risolvere l’annoso problema, senza crearne altri. Tanto, diciamoci la verità, noi genitori siamo abituati a fare più cose nello stesso tempo. Non vi spaventerà di certo tenere aperto un libro con una mano, con l’altra portare il cibo alla bocca, e nel frattempo leggere interpretando la storia con le voci dei personaggi fra un boccone e l’altro? Se poi, voi genitori, decidete di mangiare più tardi è ancora meglio, perché potrete rilassarvi e magari anche godervi finalmente quattro chiacchiere in santa pace mentre il bambino, che ha già terminato, gioca tranquillo. Naturalmente questa cosa non è da fare sempre, solo in alcuni giorni della settimana, che possono diventare dei momenti speciali dedicati alla lettura. Insomma, se sostituiamo la tv a tavola con la lettura condivisa, otteniamo degli enormi benefici da tanti punti di vista!
2- Non obbligate i bambini a leggere
Quando il bambino inizia ad andare a scuola, a volte cambia l'atteggiamento del genitore, che smette di leggere con lui e propone il libro come un dovere perché ormai il figlio è diventato grande e può fare da sé. Trasformare la lettura in un obbligo porta inevitabilmente a un allontanamento dai libri.
Purtroppo, non è affatto scontato che chi cresce in mezzo ai libri ed è stato abituato a leggere insieme ai genitori sin da piccolo, sarà un amante dei libri in qualsiasi fase del suo sviluppo. A un certo punto, potrebbe manifestare un disamore per la lettura anche se è cresciuto a pane e libri.
E’ importante che i nostri figli, al di là dei libri assegnati a scuola, siano lasciati liberi di scegliere quando e cosa leggere. Anche non leggere niente va bene. Comunque, è fondamentale che bambini siano sempre circondati dai libri. Il nostro consiglio è di allestire, se possibile, in cameretta una piccola libreria ad altezza bimbo con tutti i libri del vostro bambino, sempre a portata di mano. Quando vostro figlio sarà pronto a riprendere la lettura, i suoi libri saranno lì, ad aspettarlo.
3-Cercate di capire quali sono i gusti dei vostri figli e non imponete i vostri
Andare in biblioteca e poter sostare liberamente fra gli scaffali per curiosare fra i libri, è una meraviglia, così come poterci portare il proprio bambino e incoraggiarlo a scegliere lui stesso le proprie letture. Un analogo percorso si può fare in libreria… anche se ovviamente la differenza pesa sul portafogli. Il nostro bambino vivrà in entrambe le situazioni uno splendido viaggio, di fantasia, di arricchimento, di conoscenza. Nel caso della libreria, alla fine della lettura nostro figlio non dovrà separarsi dal libro e questo è un indubbio vantaggio, perché potrà tenerlo con sé per rileggerlo più e più e volte se vorrà, anche nel corso degli anni, potendo così aggiungere significati ulteriori, man mano che proseguirà nella sua crescita.
In biblioteca o in libreria il nostro bambino, sfogliando le pagine dei libri, può scoprire da solo che esistono storie di ogni tipo, oltre a quelle che conosce attraverso la scuola. Lasciarlo scegliere quello che preferisce lo farà sentire più indipendente e motivato alla lettura. Da parte nostra non dobbiamo rimanere ancorati alle fasce di età o ai temi indicati dagli editori. Ogni bambino è diverso. Solo noi possiamo capire se un libro è veramente adatto a nostro figlio. E se lui insiste per qualcosa che proprio non ci convince e non riusciamo a portarlo in un’altra direzione, dobbiamo avere la forza di accontentarlo: questo lo farà sentire speciale e gli farà acquisire fiducia in sé stesso e nelle sue capacità di scelta. Pazienza per l’acquisto non proprio indovinato, andrà meglio la prossima volta!
4-Date ai bambini il tempo per leggere
Quante volte ci capita di dire che vorremmo prenderci un po’ di tempo per noi, per leggere un bel libro? La lettura richiede tempo, tempo di qualità. Oggigiorno i nostri figli hanno agende più fitte delle nostre. Se i nostri bambini sono troppo impegnati non avranno il tempo di leggere. Spesso sommergiamo i nostri bambini di attività e non ci rendiamo conto che non hanno più tempo per l’ozio e per il relax, che sono altrettanto fondamentali per la loro crescita. Dopo che sono stati a scuola, a nuoto, a inglese, come fanno i nostri figli a tornare a casa e ad avere voglia di prendere un libro in mano e mettersi a leggere? Ovviamente l’unica cosa che desiderano è schiantarsi davanti alla tv e al tablet…
Per incrementare le occasioni di lettura, potete predisporre insieme a vostro figlio un angolo della cameretta dedicato alla lettura: sarà sufficiente una tenda per delimitare lo spazio e creare un luogo tutto suo dove potrà appartarsi per leggere ogni volta che lo desidera.
5-Vivete le storie e divertitevi
Quando leggete un libro a vostro figlio, se date voce ai diversi personaggi e fate gli effetti sonori, lui si divertirà molto di più e anche voi. Le letture animate sono più coinvolgenti per i bambini e li aiutano a sviluppare la loro creatività. Se non vi divertite voi, come potete far divertire i bambini? Ecco perché le letture devono diventare un momento di gioco e di relax.
E poi la storia di un libro non deve essere letta per forza dalla prima all’ultima pagina... Si può anche improvvisare. Accorciare, allungare, cambiare il finale…
Ci sono dei bambini, non sono molti in verità, che non amano ascoltare le storie, alcuni addirittura mostrano poco o nessun interesse per i libri. Questi bambini preferiscono il «fare» all’«ascoltare».
Se i vostri bambini sono fatti così, potete provare a trasformare la storia in un gioco. Per esempio, potete chiedere ai vostri figli di disegnare le scene di una storia che conoscono già. I disegni colorati si possono poi attaccare in cameretta gli uni vicini agli altri: saranno i bambini stessi, prima di addormentarsi, a raccontare la storia a voi a partire da quanto vedono rappresentato nei loro disegni. Questo li porterà direttamente al centro della vicenda.
Qualche volta potete provare “A sbagliare le storie” come faceva Rodari… prendendo una storia conosciuta e raccontandola in modo errato o mischiando più storie, i bambini si divertiranno un sacco a correggervi! Si creerà una comunicazione condivisa, densa di vecchi e nuovi significati e anche i bambini più portati al «fare» si sentiranno coinvolti. Questa attività è l'ideale per quando i bambini sono già “impigiamati” dentro il letto e quindi più controllabili, ma vi consigliamo di anticiparvi un po’ rispetto agli orari soliti della nanna… i vostri bambini impiegheranno almeno una mezz’ora buona per smaltire l’adrenalina accumulata per via delle grasse risate che vi farete...
Riepilogando:
- La lettura è per sempre: leggete ai vostri figli sin da piccoli e continuate quando crescono
- La lettura è libertà: lasciate liberi i vostri figli di leggere e anche di non farlo
- La lettura è personale: portate i vostri figli in libreria e lasciateli scegliere secondo i loro gusti
- La lettura richiede tempo: lasciate ai vostri figli il tempo per leggere
- La lettura è un piacere: divertitevi quando leggete ai vostri figli
Ultimo consiglio: quando non avete tempo di andare in biblioteca o in libreria, acquistate libri online!