Se durante l'infanzia e l'adolescenza, i genitori, sia madre che padre, sono un modello per i loro figli, il rapporto che una bambina stabilisce con il padre è significativo per la sua crescita emotiva e psicologica e condiziona la relazione della figlia divenuta donna, sia con l’universo maschile, sia con sé stessa e con il proprio corpo, così come tanti altri aspetti del suo modo di vivere l’età adulta, fra cui anche l’amore e la sessualità.
Secondo gli esperti, dai tre ai nove anni, i papà rivestono un ruolo cruciale nella vita delle loro figlie perché è proprio in questi primi anni che si pongono le basi di quello che sarà il loro futuro rapporto con gli uomini.
Come dovrebbe comportarsi un papà per supportare al meglio sua figlia in questa delicata fase del suo percorso?
Innanzitutto, un papà dovrebbe esserci, condividere l’educazione dei figli con la mamma. Se il padre non rispetta la mamma o trasmette l'idea che i figli siano un "compito delle madri", è probabile che la figlia cresca con l’idea di una disparità fra i sessi e una bassa stima di sé come donna. Il rispetto è importante, ma non sufficiente. E’ altrettanto auspicabile che un padre dimostri tutto il suo amore per la madre, affinché la figlia possa essere consapevole di quell'amore per riprodurlo e accettarlo su di sé in età adulta.
Il padre è inoltre un tassello fondamentale nel processo che porta la figlia a sviluppare la sua personalità e femminilità: il padre deve far sapere alla figlia che la considera bella e intelligente, e farla sentire apprezzata in ogni momento, darle attenzione e condividere con lei le cose che per lei sono più importanti e la rendono felice.
Insomma, tra un padre e una figlia si dovrebbe istaurare un rapporto fatto di amore e ammirazione. Il padre sostiene e incoraggia la figlia sin da piccola, così la bambina percepisce che il padre è orgoglioso di lei.
Intorno ai 9-10 anni, di solito, termina questa stretta relazione fra padre e figlia, e si stabilisce fra i due una distanza che è essenziale per i futuri legami che la figlia si prepara ad instaurare. Alla base di questo distacco ci sono i cambiamenti radicali che si verificano per le bambine durante preadolescenza e adolescenza: la modifica della forma fisica, il menarca (la prima mestruazione), la sessualità che si risveglia, i primi amori. Sono argomenti di cui, spesso, le figlie faticano a parlare con i papà. A volte questi cambiamenti sono complicati anche per i padri, per gli argomenti in sé, e perché non riescono ad accettare il fatto che le loro bambine sono più riservate e rifiutano il loro affetto.
Le ragazzine in questo periodo possono riavvicinarsi alle madri, perché loro in quanto donne capiscono meglio i problemi femminili. Come è possibile allora per un padre mantenere la relazione con sua figlia, nonostante i cambiamenti in atto? Certo non c’è modo di ritornare ai giorni dell’infanzia anche se padre e figlia erano legatissimi, né tantomeno utilizzare l'adolescenza per stabilire una relazione se prima non c’era. Il padre deve mostrare interesse per la vita della figlia, senza costringerla a ricambiare o prenderla sul personale quando lei sembra disinteressata, e cercare di passare del tempo insieme, provare a costruire dei momenti di dialogo che siano il più possibile naturali.
Una cosa è certa: i papà non devono “scomparire” nel momento della maturazione sessuale della figlia. Quando ad esempio si avvicina l’arrivo del menarca, per un padre è importante prepararsi per tempo a parlare in modo naturale degli argomenti che riguardano la figlia e quello che le sta accadendo. Per alcuni uomini può essere difficile accettare di diventare all’improvviso padre di una giovane donna, con le “forme” e tutto il resto. Tuttavia, se un padre “batte in ritirata” nel momento dello sviluppo, la figlia potrebbe pensare che c’è qualcosa che non va in lei proprio a causa dei cambiamenti che stanno avvenendo nel suo corpo. Di certo, lei non può rimanere una bambina in eterno! Inconsciamente la figlia potrebbe sentirsi costretta a scegliere fra la propria sessualità e l’amore che suo padre prova per lei, o temere il giudizio del padre per le sue prime esperienze sessuali. Questo indebolirebbe il legame padre-figlia e potrebbe portare la giovane donna ad avere una vita sessuale tormentata da sensi di colpa e vergogna.
I padri che oggi hanno figli adolescenti fanno ancora parte di una generazione che non è stata educata a sentirsi a proprio agio a parlare di sesso. Tuttavia, ci si impegna a farlo per il benessere dei figli e per la loro felicità. Sarebbe bello che ogni padre con una figlia adolescente le dicesse che è consapevole che la sua sessualità giocherà un ruolo importante nella percezione della sua identità, che desidera che lei si senta sempre a proprio agio e orgogliosa del proprio corpo… che c’è una persona che crede e crederà sempre in lei, a prescindere da tutto e tutti, e che questa persona è il suo papà.