Mantenere l'ordine nella cameretta dei bambini è il problema di tutti i genitori. Come coinvolgere i nostri figli e insegnare loro a tenere in ordine i giochi? Stiamo parlando non dell’ordine veloce che si fa a fine giornata per riuscire ad entrare nella stanza dei bimbi senza farci prendere dall’ansia, ma di nuove modalità di organizzazione dello spazio che consentano di rendere la cameretta un luogo più piacevole e vivibile per i nostri bambini (e anche per noi).
I nostri suggerimenti scaturiscono da alcuni semplici presupposti che a volte tendiamo a dimenticare:
- Gli spazi si possono modificare. Anche se i nostri figli sono ancora piccoli, chi l’ha detto che gli spazi della cameretta debbano rimanere sempre uguali nel tempo? Anche da un anno con l’altro, il mobilio può essere adattato alle diverse necessità semplicemente spostando o aggiungendo qualche pezzo. Magari, prima di iniziare a “muovere” gli oggetti insieme con i nostri bambini, valutiamo se, cambiando la posizione di qualche mobile o inserendo una libreria bassa, un piccolo guardaroba, un contenitore con cassetti, possiamo rendere l’arredamento della stanza più adatto alle mutate esigenze dei bambini. Ad esempio, un bimbo che inizia a gattonare necessita di un ampio spazio libero in cui fare esperienza; un bambino che si approccia al disegno avrà bisogno di un angolo dedicato a questa attività, allestito con un tavolino e un paio di sedioline; se già legge e scrive, serviranno scaffali bassi e cassetti dove tenere a sua disposizione libri, fogli, matite colorate e pennarelli.
- Ogni cosa deve trovare la giusta collocazione. Se non c’è abbastanza spazio per le cose dei nostri bambini, bisogna crearlo. Come? Riorganizzando le modalità in cui gli oggetti trovano spazio nella stanza, oppure eliminando il superfluo. Molto probabilmente dovrete agire su entrambi i fronti per ottenere un risultato soddisfacente.
- Bisogna cominciare col “sottrarre” alla cameretta quello che non serve. Ciò non significa buttare via i giocattoli o i libri... Possiamo innanzitutto mettere a disposizione del nostro bambino soltanto ciò che in questo momento gli interessa, riponendo invece in un armadio chiuso ciò che non gli piace, o è troppo complesso per lui, ad esempio regali di compleanno arrivati troppo presto – ricordiamoci che ogni bambino ha i suoi tempi. Consigliamo di fare questa attività quando i vostri bambini non sono in giro perché altrimenti riuscirete a mettere da parte ben poco! Anche gli oggetti "stagionali", come i giochi del mare o della montagna, si possono tirare fuori solo all’occorrenza. E ancora, insieme ai nostri figli, possiamo provare a individuare i giocattoli che sono diventati troppo semplici o non interessano più e invitare i nostri bambini a regalarli ad altri, per esempio ai bimbi del vecchio asilo, oppure a qualche piccolino che abita nel nostro palazzo… I libri possono essere donati alle biblioteche o ai mercatini rionali. Giocattoli e libri rotti, con pezzi e pagine mancanti, sono da destinare senza esitazione alla raccolta differenziata, che però va fatta in modo accurato, separando bene ogni materiale e stando sempre attenti ad eliminare le parti elettriche/elettroniche, che si possono smaltire nelle ecoisole RAEE a Milano e le pile, che vanno gettate negli appositi contenitori.
- Affezionarsi ai giochi dei bambini può essere dannoso. Se il nostro bimbo, durante la cernita dei giochi, ci dice di voler dare via un pupazzo, non teniamolo solo perché è il nostro preferito, perché era il compagno di giochi del nostro bambino sin dai primi mesi, o perché glielo ha regalato una persona a noi cara. Prima chiediamo a nostro figlio di tenere solo gli oggetti che lo rendono felice e poi decidiamo di tenere qualcosa che non è più di alcun interesse per lui: questo è un comportamento contraddittorio che disorienta il bambino. Se proprio non vogliamo separarci dal pupazzo, facciamolo sparire e conserviamolo fuori dalla vista di nostro figlio.
- Per farci aiutare dai bambini a mettere in ordine, tutto deve essere alla loro altezza. Gli scaffali della libreria e i mobili-contenitore per i giochi devono essere alla portata dei bambini, così come i cassetti dove sono riposti i loro indumenti quando iniziano a vestirsi da soli. Se possibile, riposizioniamo anche i ripiani e le barre del guardaroba, mettendoli alla loro altezza. Mettiamo qualche gancio appendiabiti nella stanza in modo tale che possano appendere in autonomia i vestiti da riutilizzare. Un cesto dove riporre la biancheria sporca nella cameretta sarà d’aiuto per far togliere di mezzo mutande e calzini usati.
- Suddividere per macrocategorie è utile a riorganizzare lo spazio. Facciamoci aiutare dai bambini stessi a suddividere i giocattoli per genere (le costruzioni, le bambole, le macchinine, gli utensili della cucina…) e a riporli in contenitori adatti, se possibile, trasparenti. Le categorie devono essere sufficientemente ampie, altrimenti rischiamo di moltiplicare i contenitori e confondere il bambino. Ricordiamoci di predisporre uno o due cassetti di “varie” dove finiranno tutti gli oggetti non classificabili o molto piccoli. Insieme ai bambini possiamo applicare sui contenitori delle etichette scrivendoci sopra quali giochi contengono. Se i nostri figli non sanno ancora leggere, usiamo i loro disegni per contrassegnare i contenitori.
- Suddividere per attività stimola il gioco dei bambini e favorisce l’autonomia nel fare ordine. E’ possibile anche allestire alcuni contenitori della cameretta in modo tale che il bambino abbia degli spazi delimitati dentro i quali ci sia tutto l’occorrente per svolgere una certa attività. Ad esempio, per l’attività del disegno avrò nello stesso contenitore: fogli, matite colorate, gomma, temperino, pennarelli... Per il bambino così è più facile accedere a quella specifica attività e riporre tutti gli oggetti nello stesso contenitore dopo aver terminato.
- Le soluzioni creative che servono a tenere in ordine la cameretta piacciono molto ai nostri bambini. Non dobbiamo aver paura di osare. Una grande borsa scovata in un mercatino che non usiamo più è perfetta per i travestimenti dei bambini. Cassettoni con le ruote da posizionare sotto i letti sono ideali per quei giochi ingombranti che i nostri figli non vogliono smontare, come le stanze delle bambole, le grandi costruzioni, le piste delle macchinine. I porta-scarpe, da appendere dietro la porta della cameretta, vanno benissimo per bambole e piccoli pupazzi. Una nicchia con scaffali, chiusa con una semplice tenda che nasconde alla vista i giocattoli, può diventare un angolo giochi molto speciale, che ai nostri bambini sembrerà un antro segreto e a noi eviterà tanti mal di pancia.
Per ottenere la collaborazione dei nostri figli, ricordiamoci sempre che servono delle regole chiare: ad esempio, si prende un gioco per volta e si rimette a posto prima di iniziare un nuovo gioco, alcune attività si possono svolgere soltanto in spazi dedicati, è responsabilità dei bambini avere cura dei propri giochi, chi mette a posto può vedere la televisione, e così via… E non tralasciamo le gratificazioni alla fine del lavoro!
Mettere in ordine la cameretta non è solo utile per noi, in termini pratici, per riuscire a muoverci con agilità nello spazio dei bambini. L’ordine dell’ambiente esterno è un’esigenza innanzitutto psicologica, è funzionale allo sviluppo dell’ordine interiore. Questo vale anche per i nostri bambini. L’ordine facilita la concentrazione e di conseguenza l’apprendimento.
Prendendo spunto da quanto dice a noi adulti la guru giapponese del riordino Marie Kondo, autrice del bestseller Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita, se abituiamo i nostri bambini a vivere nell’ordine e insegniamo loro a mantenere il proprio ambiente ordinato, a organizzarlo in modo efficace, accresciamo anche la fiducia che hanno in sé stessi. In definitiva, impareranno ad eliminare gli elementi che disturbano il loro spazio interiore e a circondarsi solo degli oggetti che li rendono più felici.
C'è da dire che, recentemente, la guru del riordino ha ammesso di aver abbandonato l'idea dell'ordine estremo dopo la nascita del terzo figlio. E di sentirsi più felice così. "La mia casa è disordinata", ha detto. E questo, per quanto l'ordine sia super importante per l'equilibrio interiore, bla bla bla, ci fa sentire tutti un po' più virtuosi.