Dalla Nuova Zelanda arriva una notizia sorprendente: il Presidente della Camera Trevor Mallard ha allattato in Parlamento il figlio di un collega mentre continuava a presiedere la seduta, per consentire al parlamentare Tamati Coffey, padre del bambino, appena rientrato dal congedo di paternità, di fare il suo discorso. Il bimbo, fra l'altro, è figlio di una coppia gay e nato da madre surrogata, cosa che rende il gesto ancora più eclatante e politicamente significativo.
I neozelandesi non sono nuovi a questi gesti: la premier Jacinda Ardern lo scorso anno ha preso un congedo di maternità mentre era in carica, diventando la seconda leader nella storia a partorire durante il suo mandato. Prima di lei, correva l'anno 1990, era stata la pakistana Benazir Bhutto - prima donna eletta alla guida di un Paese islamico - a partorire durante il mandato.
Due anni fa, aveva fatto clamore la vicenda della senatrice australiana Larissa Waters che a maggio 2017, al rientro dal congedo di maternità, portò con sè la piccola Alia Joy di poche settimane durante il voto su una mozione dei Verdi, facendola diventare il primo neonato della storia allattato al seno nell'aula del Senato.
Questi momenti segnano passaggi importanti nell'evoluzione dei diritti e mandano al mondo grandi messaggi di inclusione.
E intanto in Italia a Montecitorio si discute (si riprenderà a settembre) se dotare o meno le mamme deputate di una stanza separata in cui prendersi cura dei propri figli o di uno spazio all'interno dell'Aula stessa per poter allattare senza dover rinunciare ai lavori e al voto...
Purtroppo nel nostro Paese la strada su questi temi è più lunga e faticosa che altrove e certe barriere culturali sono difficili da abbattere, ma bisogna essere fiduciosi che prima o poi sempre più persone, anche ai vertici, capiranno quanto sono importanti i bambini per lo sviluppo della società e quanto è fondamentale non escludere dalla vita produttiva chi ha deciso di mettere al mondo un figlio.
#Andiamo incontro al futuro!