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Ci sono genitori che si caricano sulle spalle il bambino di un anno nello zaino e si avventurano in escursioni oltralpe, arrampicate incluse… altri che affrontano il Serengeti con bambini a partire dai 5 anni alla ricerca del safari più bello. Noi vi riportiamo qui una lettera (vera) di un bambino che ha fatto la sua prima esperienza all’estero a nove anni in un villaggio turistico e si è molto divertito… Alla fine, quando decidiamo di portare i nostri bambini piccoli per la prima volta all’estero, è importante trovare l’esperienza che ci fa sentire più a nostro agio. Rincorrere modelli che non ci appartengono non ha senso. Scegliamo la vacanza che più ci assomiglia.

Come comportarsi quando arriva un fratellino o una sorellina? Cosa dobbiamo fare per preparare il primogenito? E’ importante aiutare il nostro figlio o figlia maggiore a gestire le sue emozioni, rispettando i tempi e le modalità con cui interagisce con il nascituro, e mettere sempre in chiaro che l’amore nei suoi confronti non è in discussione.

La stagione estiva delle piscine all’aperto a Milano è cominciata un po’ in sordina per via del meteo incerto. Le piscine scoperte rimangono in ogni caso l’ideale per le famiglie con bambini che desiderano sentirsi già in vacanza e cercano una facile via di fuga all’afa cittadina nei giorni in cui fa molto caldo.

Quanto tempo devono aspettare i nostri bambini prima di fare il bagno dopo aver mangiato? Bastano due ore? In realtà, non è dimostrato che fare il bagno dopo mangiato sia correlato alla possibilità di subire una congestione e, comunque, la congestione è un processo non immediato, con un rischio di annegamento piuttosto basso. Esiste però un altro pericolo legato all’acqua e allo sbalzo termico: l’idrocuzione, uno svenimento improvviso che comporta un rischio di annegamento molto alto. L’importante in ogni caso non è attendere dopo aver mangiato ma entrare in acqua gradualmente, bagnarsi prima di tuffarsi ed evitare cibi pesanti e difficili da digerire.

Fare l’orto con i bambini, in giardino o anche sul balcone, è un’attività che aiuta a ritrovare il contatto con la natura. I vantaggi di creare un orto insieme ai nostri bambini sono molti: l'attesa, l'accudimento, le attività manuali trasmettono ai più piccoli la pazienza, il senso di responsabilità, il rispetto per il pianeta. Da dove partire: dai semi o dalle piantine già cresciute? Coltivare un orto in famiglia significa costruire un rapporto positivo con la natura che accresce lo spirito di collaborazione fra tutti gli appartenenti al nucleo famigliare.

Giocare all’aria aperta, stare in mezzo alla natura e a contatto con gli animali, avere l’esempio dei genitori: sono stimoli che educano i nostri bambini all'amore e al rispetto per il Pianeta.